LIBERAROMA

Roma capovolta: l’informazione dal basso…

Posts Tagged ‘ministro salute welfare

Li manda il San Giacomo: Roma paralizzata.

leave a comment »

Un momento del blocco sul Lungotevere - Foto Ylenia Sina

Un momento del blocco sul Lungotevere - Foto Ylenia Sina

Il corteo previsto per ieri pomeriggio all’Ara Pacis alle 14 contro la chiusura del San Giacomo si è trasformato in un fermo e deciso blocco stradale che ha paralizzato il lungotevere. Basta sit-in a piazza del Popolo con prestazioni sanitarie gratuite. Stop a concerti di musica classica in chiesa. Contro le decisioni che piovono dall’alto i pazienti, i cittadini e i lavoratori dell’ospedale hanno deciso di iniziare una “lotta dura”. «Ora giornali e televisioni dovranno per forza parlare di noi» si sfogano i membri del Comitato che indossano una maglietta con scritto “Mi manda l’ospedale San Giacomo”. Non saranno mandati da Rai Tre come chi ora decide delle loro vite e del destino del nosocomio romano ma hanno comunque forza da vendere. Ciò che lascia a desiderare è la presenza di politici municipali che stanno cercando di sfruttare la vicenda per essere fotografati dietro uno striscione mentre gridano “Marrazzo vattene a casa” e, parlando chissà perchè in prima persona: «andiamo! facciamoci sentire!» «lotta dura senza paura!» fino al meno politically correct «era bono pure sto cazzo a governà come Marrazzo». Tutto è lecito ormai in politica, anche sentire un consigliere comunale del PdL parlare al cellulare e dire «forza ragazzi mancate solo voi con le vostre bandiere» e subito dopo affermare fiero, da vero centurione romano, verso un suo “collega” che «ho chiamato Casa Pound, mi hanno detto che stanno arrivando con le loro bandiere» salvo poi affrettarsi a precisare, dietro specifica domanda, che «sono a conoscenza del fatto che Casa Pound è vicina ai lavoratori del San Giacomo ma non ho rapporti diretti con loro per poter dire se verranno al corteo». Fatto sta che di li a poco, senza vessilli e senza bandiere, volti noti dell’Occupazione a Scopo Abitativo dell’Esquilino hanno fatto capolino all’Ara Pacis. Il tutto in attesa dell’arrivo del sindaco Alemanno.

Intanto i lavoratori dell’ospedale e i pazienti riuscivano a non farsi strumentalizzare dalle promesse dei politici presenti. Intorno alle 16 il consigliere comunale Andrea Alzetta, che politico non è e si vede, sale sulla sua moto con un infermiere e si reca al Campidoglio: «voglio vedere se almeno con la seduta del Consiglio in corso Alemanno si degnerà di parlare a queste persone: l’assenza di Marrazzo è grave ma il silenzio di Alemanno, che pure ha incassato il voto del consiglio comunale contro la chiusura del San Giacomo, è assordante». Con il consigliere Alzetta e il delegato “mandato da San Giacomo” entriamo in Campidoglio e ne usciremo con l’impegno per i lavoratori che una delegazione dei lavoratori sarà ricevuta dal Sindaco.

Tornati al blocco stradale le centinaia di persone presenti, alla notizia della montagna che attende Maometto rispondono con un fragoroso «NO! Se Alemanno vuole parlarci deve essere lui a muoversi e venire qui o al San Giacomo». Dopo varie trattative il Sindaco accetterà l’incontro presso la Sala di Malta dell’ospedale ma solo dopo che il blocco stradale sarà stato tolto. Il che accadrà solo verso le 18.30.

L’arrivo di Alemanno presso il San Giacomo avviene in pompa magna: auto blu, scorte, carabinieri, digos e….camerati di Casa Pound. Ma una cosa balza subito all’occhio dei più attenti all’ingresso del Sindaco nell’antica aula per le autopsie e lo studio sui cadaveri: in alto, nell’ultima fila di banchi, a “vigilare” sul San Giacomo c’è uno striscione dei Blocchi Precari Metropolitani che recita «Liber@ di Resistere per affermare i diritti». Sarà forse per questo che Alemanno si è affrettato ad assicurare che «non concederò alcun cambio di destinazione d’uso per i San Giacomo» , il che significa che questo non sarà mai venduto ai privati, salvo poi precisare «almeno finché la situazione non si sarà chiarita».

Il Sindaco ha spiegato, poi, che a breve partirà una commissione ad hoc presieduta dal dott.Fernando Aiuti, ieri acclamatissimo dal personale medico e paramedico dell’ospedale, e che «da oggi il comune scende in campo – espressione che farà la gioia di “qualcuno”- Chiederemo infatti al Presidente della Regione Lazio di farci avere in breve tempo il piano sanitario della città di Roma che prevede la ristrutturazione della rete ospedaliera».

Oggi invece, mentre da Roma il Sindaco incassava l’appoggio di Teodoro Buontempo de “La Destra”, da Viareggio, dove si trovava per inaugurare il primo Festival della Salute, arrivava lo stop del ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, per il quale «chiudere gli ospedali San Giacomo e Forlanini di Roma e strutture sanitarie simili, è giusto. E’ inutile fare discorsi demagogici. L’unica strada da seguire per migliorare l’efficienza del Ssn è questa». Piena fducia del governo, quindi, al governatore e commissario ad acta del Lazio, Piero Marrazzo: «non possiamo fare sconti a nessuno. E’ necessario applicare rigorosamente i percorsi di rientro dal deficit. Anche se sarà un percorso aspro e disagevole». Peccato che nessuno si è degnato di tracciarlo per chi queste decisioni le subirà sulla propria pelle…

Daniele Nalbone