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Roma capovolta: l’informazione dal basso…

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Emergenza abitativa, il movimento occupa la sede dei comuni italiani

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di Daniele Nalbone

da Liberazione del 13 Febbraio 2009

L’emergenza abitativa non può essere più affrontata senza un vero intervento pubblico. Lo dicono i movimenti. Lo dice l’assessore alla Casa della Regione Lazio Mario Di Carlo. Per i primi non si può continuare con il consolidato metodo del “chiedere il permesso di costruire, attendere un mese e, in assenza di risposte negative, iniziare i lavori”. Per il secondo è impossibile porre un freno alle cartolarizzazioni da parte degli enti previdenziali e delle assicurazioni senza un deciso ingresso in scena del Parlamento.

Ieri mattina, a Roma, la rete dei Movimenti per il Diritto all’Abitare ha occupato la sede dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani «per far si che questi si sveglino e si pongano contro il Piano Casa del Governo che non prevede fondi pubblici per l’emergenza abitativa ma punta tutto sul capitale privato per realizzare alloggi in “social housing”». Una delegazione dei movimenti è stata ricevuta, in rappresentanza dell’Associazione, dal sindaco di Biella, Vittorio Barazzotto, che ha sottolineato come, sul tema casa, «i rapporti fra l’Anci e il Governo sono tutt’altro che idilliaci». Leggi il seguito di questo post »

I COSTRUTTORI ANCORA ALL’ASSALTO DELLA CITTA’

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dsc_1707Dopo l’incontro tenuto il 3 febbraio tra il nuovo presidente dell’Acer, Eugenio Batelli, con il sindaco e gli assessori all’urbanistica e alla mobilità è sempre più chiaro che questa giunta – in piena continuità con la precedente – pensa di più agli interessi dei poteri forti che a quelli della città.
L’Acer sbandiera un impegno di 7 miliardi per gli investimenti, che in realtà servono per fare profitti molto maggiori a danno della città.
Infatti, l’Acer insiste a chiedere in luogo di pagamenti cubature, cioè di consumare inutilmente suolo!!!!

Inoltre, si impegna per realizzare il c.d. Housing sociale che sono case – da costruire sul agro romano – che non andranno a chi ritrova in emergenza abitativa. Verranno utilizzate per la proprietà in parte per l’affitto ( non si sa a che cifra) e solo per un periodo limitato, per poi riandare al libero mercato. Un regalo ai costruttori. Punto e basta. Leggi il seguito di questo post »

DIFENDERE IL CINEMA MAESTOSO PER DIFENDERE IL QUARTIERE ED I CITTADINI

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IL Comitato per la difesa del Maestoso, composto da cittadini del Municipio IX e dagli inquilini di via Appia 416/418 vi invita a partecipare al Convegno che si terrà
Sabato 14 febbraio alle ore 10.30 presso La sala del Cinema Maestoso via Appia 416/418 dal titolo:
“DIFENDERE IL CINEMA MAESTOSO PER DIFENDERE IL QUARTIERE ED I CITTADINI”
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il Complesso Maestoso è un’opera d’arte.
Il progettista Riccardo Morandi, è stato insieme a PierLuigi Nervi la figura di punta tra gli ingegneri italiani del primo dopoguerra. Ha contribuito allo sviluppo tecnico delle costruzioni in cemento armato, e ha amato le sperimentazioni.
Come ha notato il critico Bruno Zevi, alla luce dei metodi costruttivi tradizionali, le sue strutture sembravano irrealizzabili, per quanto erano all’avanguardia. Oltre al profilo tecnico, anche il significato era innovativo.
Morandi azzardava mettere assieme funzioni diverse, dando un senso eclettico delle opere.
Lo si vede nel Complesso Maestoso realizzato a metà degli anni ‘50, dove Morandi riesce a coniugare la funzione artistica con quella abitativa, al fine di aprire uno spazio di valenza pubblica.
E come ogni vera opera d’arte il Maestoso racconta un mondo.
Qui è nato un teatro e poi un cinema – il primo multisala di Roma – e 12 famiglie sono cresciute e si sono radicate nel quartiere.
Lo spiazzale antistante pensato da Morandi come luogo pubblico è diventato l’appuntamento fisso per banchetti, volantinaggi, passeggio, il tutto favorito dalla presenza delle casepopolari dell’alberone e delle storiche sezioni del partito comunista ( poi ds e pd) e dell’altrettanto storico comitato di quartiere.

* * * * Leggi il seguito di questo post »

garbatella: Flavia sarà sfrattata dall’Ater perchè non in possesso dei requisiti. E la sanatoria ottenuta otto anni fa?

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di Ylenia Sina

È stata dichiarata non in possesso dei requisiti per l’assegnazione mediante sanatoria la donna che ieri si è incatenata negli uffici dell’Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale pubblica in Piazza dei Navigatori per opporsi allo sfratto per occupazione abusiva che ieri avrebbe dovuto lasciarla senza una casa. Flavia nel 1997 era entrata nell’alloggio come badante per accudire l’anziano intestatario dell’alloggio popolare. In seguito alla decisione dell’uomo di cambiare appartamento rimase ad abitare nell’alloggio versando all’intestatario 80 milioni come canone di sub locazione. Nonostante nel 2000 avesse superato la sanatoria, tanto che i bollettini Ater risultano a suo nome da quella data, nell’ottobre del 2007 un Giudice, in forza di una sentenza favorevole al vecchio proprietario resa dal tribunale di Roma, decreta il suo sfratto per occupazione abusiva. Attualmente vive in quella casa con due figlie di 7 anni e di 27 mesi. «La situazione dell’alloggio in questione, sito in via Massaia 14, è molto chiara lo scorso anno l’Ater» dichiara il Presidente dell’Azienda del Comune di Roma, Luca Petrucci,  «ha determinato in base all’art. 13 della legge Regionale n. 12 del 6 agosto 1999 la decadenza per l’attuale inquilino e ha verificato che la signora non è in possesso dei requisiti previsti dalla legge 18 del 2000 per l’assegnazione mediante sanatoria» ribadendo come  l’Ater « ha sempre agito e continuerà ad operare nella legalità e nel pieno rispetto delle norme vigenti». Leggi il seguito di questo post »

Written by Redazione

gennaio 23, 2009 at 3:28 PM