Posts Tagged ‘sfratti’
emergenza abitativa: bloccato sfratto in vi municipio. domani presidio in via monte fumaiolo
Questa mattina una mobilitazione dei Blocchi Precari Metropolitani e di AS.I.A. RdB ha impedito lo sfratto di una famiglia di tre persone in via G. Di Vittorio 15, riuscendo a strappare un rinvio al 24 marzo.
L’ennesimo sfratto per morosità a Roma, mentre è in corso una crisi economica che colpisce milioni di persone.
Un mese fa, sempre nel Municipio VI, era toccato a una mamma che ha perso il lavoro e alla sua bambina, che insieme ad altri sfrattati hanno occupato uno stabile in via Argentina Altobelli e attendono risposte da parte delle amministrazioni. Domani, numerosi attenderemo l’ufficiale giudiziario e la forza pubblica in via Monte Fumaiolo 30, per difendere un’altra famiglia che non riesce più a sostenere il costo dell’affitto.
Riteniamo inaccettabile sbattere per la strada persone che non riescono a sostenere il costo degli affitti senza prima predisporre misure in grado di garantire il passaggio da casa a casa; attaccare le occupazioni in nome di una legalità sempre a senso unico visto che il Comune di Roma non da risposte all’emergenza abitativa; disegnare politiche abitative funzionali a rispondere alle esigenze del mercato, dei costruttori e degli speculatori immobiliari invece che a garantire il diritto alla casa. Leggi il seguito di questo post »
INQUILINI A CASA NOSTRA: VIA PINCHERLE IN SCIOPERO DELLA FAME!
Si riaccende la protesta degli inquilini di via Pincherle 153/169 per sollecitare Area Mestre – proprietaria dei 116 appartamenti messi in vendita da Fata assicurazioni del gruppo Generali – a rispondere positivamente all’offerta di acquisto per l’intero blocco fatta da ATER lo scorso 29 gennaio.
Dopo l’impegno assunto al tavolo interistituzionale da parte di Fata sull’interruzione delle vendite a terzi – disatteso poi il mese scorso con la cessione di 5 appartamenti- e la pretesa della proprietà di realizzare una plusvalenza eccessiva, si attende adesso l’esito della trattativa.
Nel frattempo gli abitanti degli appartamenti hanno allestito dal 2 febbraio un gazebo permanente sotto le palazzine – davanti l’ufficio vendita utilizzato prima da Fata ora da Gabetti per conto di Area Mestre – e hanno avviato una raccolta di firme a sostegno del diritto a rimanere nelle case dove vivono in media da 40 anni, registrando in soli due giorni la solidarietà di oltre 400 persone. Leggi il seguito di questo post »
roma, alloggi popolari in mano ai truffatori
da Liberazione del 14 gennaio 2009
di Daniele Nalbone
Che Roma fosse la capitale dell’emergenza abitativa era noto. Lo testimoniano i dati del Ministero dell’Interno: nei primi sei mesi del 2008 sono stati ben 4.452 i provvedimenti di sfratto (il 17% del dato nazionale) di cui 2.768 per morosità (il 27%). Ma il vero record riguarda le richieste di esecuzione delle ordinanze: 19.419. Oltre il 30% del totale in tutta Italia.
Quello che forse è meno chiaro perché non oggetto di rilevazioni ufficiali è come Roma sia una città in mano agli speculatori immobiliari, come dimostra la vicenda di un intero stabile nella zona sud della città, in XI Municipio.
Luglio 2008. La Fata Assicurazioni, del gruppo Generali, decide di vendere l’intero patrimonio immobiliare in via Pincherle 153/169. In pochi giorni le famiglie che possono acquistare si inventano una soluzione per poter diventare proprietari degli immobili in cui vivono in alcuni casi anche da quaranta anni. Chi non riesce a trovare i soldi necessari per entrare nel magico mondo della proprietà immobiliare si organizza in un comitato e chiede all’amministrazione pubblica di intervenire. Fra il 19 e il 22 Dicembre del 2008 Area Mestre s.r.l., una società del gruppo Giacomazzi s.p.a, acquista i 116 immobili invenduti (più 14 negozi e 2 magazzini) per la cifra (a quanto dichiarato dalla proprietà) di 19 milioni di euro, con un’operazione decisamente poco lungimirante dal punto di vista economico visto che l’acquisto di tutte le unità in blocco è stato chiuso alle stesse cifre di eventuali vendite frazionate. Leggi il seguito di questo post »